OMEOPATICI di CONFINE

22.03.2019 19:48

FARMACI OMEOTERAPICI E NON OMEOPATICI

 

Non dobbiamo ritenere omeopatia qualsiasi sostanza diluita e dinamizzata ed un po di chiarezza può esserci utile

E’ farmaco omeopatico solo una sostanza naturale o meno velenosa allorchè diluita oltre la 12 ch (corrisponde alla 24 D dell’omeopatia tedesca) ossia oltre il NUMERO DI AVOGADRO ( numero di diluizioni oltre cui non v’è più materia nella soluzione ma solo solvente acquoso o idroalcolico).

Questo è il farmaco omeopatico! Una sorta di siero\vaccino ove l’organismo cerca di reagisce con le proprie forze ad una sollecitazione biologica tossica in dosi ponderali ma innocua in quanto espressa solo come "memoria del diluente"

E' omeopatia:.anche .l'attuale modo di ragionare dell’antico medico omeopata , che da bravo internista cerca le CAUSE DELLE PATOLOGIE SINTOMATICHE e cerca di curare l'individuo con una visione globale sulla salute

Non è omeopatia  qualsiasi sostanza PONDERALE in capsule, tintura madre, estratto idroalcolico, compresse o triturazione in polvere, tisane e infusi !

Non sono farmaci omeopatici i fitoterapici, gli integratori, ricostituenti,

Non è omeopatia una sostanza ( naturale o meno) diluita in dosi molto basse ( 5ch e Decimali tedesche). Questi sono complessi integratori in MICRODOSI PONDERALI! Questo è argomento di studio anche attuale poichè sono molte le sostanze utili in MICRODOSI ma non in dosi ponderali ne in forma solo omeopatica

Non è omeopatia l'ampio ed attuale studio del "trasferimento energetico" di una sostanza ponderale in un liquido diluente. Si va documentando sempre più la possibilità, ad esempio, di trasferire persino la memoria di un antibiotico in un liquido tramite particolari frequenze magnetiche . E' terapia futuribile , probabilmente molto valida ma NON è OMEOPATIA in quanto non v'è un veleno naturale reso simil-vaccino omeopatico !

Non è omeopatia una sostanza , al più naturale, e pur diluita oltre la 12 ch che in dosi ponderali non sarebbe un VELENO bensì resta un ricostituente o pianta medicinale o integratore .

Elenco alcune sostanze utilizzate in MICRODOSI, quindi NON OMEOPATICHE  ma comunque utili

 

APIS 5CH :Le proprietà curative del veleno d’api (lo usava ad esempio Carlo Magno ) si perde nella notte dei tempi

Le tradizioni dell’est Europa lo urtilizzavano per malattie articolari ed il medico ungherese Beck diede inizio a ricerche scientifiche che vanno avanti tutt’oggi. L’APITERAPIA è attuale con varie proprietà : stimola ed accelera il microcircolo, aumenta l’utilizzo di ossigeno cellulare, stimola l’attività detossificante dell’organismo (l’istamina che sempre cerchiamo di inibire è un detossificante ed immunostimolante) ed è un antibatterico. Si stà studiando per la sclerosi multipla ( attivazione dei peptidi cerebrali) https://www.apiterapia.it/prodotti/veleno/default.htm. Ma, per quanto se ne parli e per quanto gli studi progrediscano, gli effetti tossici ci sono e non sono generici : neurotossici, emorragici, emolitici, allergie a nche gravi. Ecco nuovamente APIS 5ch che, in quanto microdose, è priva degli effetti collaterali.

ARNICA 5CH : noto in tutta l’Europa come antinfiammatorio , antitraumatico, cicatrizzante ma ad uso esclusivamente topico ( gel,crema, pomata). La pianta ingerita puo causare molteplici e pericolosi effetti collaterali.

Veniamo all’esperienza omeopatica ( in piccolissime dosi ossia 5ch) che ne verifica praticamente una eccezionale capacità inibiente dell’eccesso di infiammazione o dell’esagerata reazione traumatica agli eventi cruenti. Come è possibile ciò? Le possibilità sono solo 2 : a) mobilizza gli eicosanoidi ( di per se antinfiamamtori) b)Limita l’eccesso di proteasi (cox1 o prostaglandine proinfiammatorie)

Queste proprietà sono pressochè uniche rispetto qualsiasi farmacopea (non esistono farmaci usuali che normalizzano il modo di interpretare un trauma fisico o emotivo) ma per usufluirne senza effetti collaterali, bisogna evitare una sostanza tossica presente nelle dosi ponderali (sesquiterpene). Da questo strano concetto emergela peculiarità della pianta in 5 ch

 

 

ARTEMISIA VULGARIS 5ch : E’ pianta utilizzata in dosi ponderali in infusi , tisane e tintura madre con proprietà espettoranti, sedative, antispastica muscolare, emmenagoga, antisettica, antiparassitaria, eupeptica, forse antiepilettica, utile nelle amenorree e certamente nella dismenorrea. L’uso è estremamente antico un pò tutto il pianeta ma è sempre presente il rischio di reazioni tossiche. Come evitare il rischio di intossicazioni ? La diluizione in 5ch è la risposta unica possibile .

 

ARTEMISIA ANNUA 5CH : Sorella quasi gemella della vulgaris, è sede di molti studi importanti ed attualissimi

Storicamente è utilizzata come ansiolitica, antiossidante, antimalarica, neuroprotettiva ed era nota come “ erba magica” “assenzio dolce”. I suoi estratti hanno proprietà antipiretiche, antibatteriche e carminative ma da questa si estrae l’artemisina, ( azione promettente ed in studio come antitumorale ed in grado di uccidere il 98% delle cellule tumorali in atto).

Al pari della gemella “artemisia vulgaris” è pericolosa in sovradosaggio ed in particolare per le cellule nervose. Ma qual’è il dosaggio sicuro e non tossico? Le posologie sono sperimentali e non codificate e il rischio del sovradosaggio è imponderabile e gli studi internazionali su pubmed sono 989 , quindi ancora pochi per aiutarci a chirire il dosaggio sicuro !!Si accenna a circa 30-40 mg per kg corporeo ma è tutto da verificare. Aggiungo che esiste una lunga analisi delle interferenze farmacologiche , effetti collateralie e controindicazioni specifiche sull’uso ponderlae di questa complessa pianta. Reinvio l’approfondimento oncologico a studi approfonditi da parte di esperti ma concludo rammentando l’equilibbrio clinico della 5CH che , pur non proponendosi come intervento aggressivo verso qualsiavoglia patologia, con la sua microdose puo offrire benefici senza controindicazioni.

Concludo con una opinione: l’ azione della pianta in toto sembrerebbe compatibile con una forte LIMITAZIONE DELLE COLLAGENASI ossia dei processi infiammatori, probabilmente mediati da leucotreni patogeni ( eicosanoidi cattivi) consentendo al sistema immunitario di riattivarsi. Differente è la speigazione biochimcia dell’artemisina che ha caratteristiche chemioterapiche ancora in via di studio

 

 

BAPTISIA 5CH è uno strano IMMUNOSTIMOLANTE (antisetticemico, antibatterico, ulcere e piaghe infette) proveniente dalle Americhe ed utilizzato dai nativi nativi americani della tribù dei Creek . Veniva utilizzata in decotti, infuse, tisane ad uso esterno ed anche interno. E anche un antifebbrile e persino utilizzato in passato nelle DIFTERITI-TIFO-COLERA. Si riferisce anche di proprietà antivirali.In pubmed ho reprito ben 62 studi sulle sue proprietà.

Tuttavia un uso ponderale, allorchè eccessivo, è tossico e genera dissenterie emorragiche

. Come stabilire una dose ponderale ma non tossica (quanti farmaci chimici o naturali possono essere tossici oltre una certa posologia ?)? Ecco la nostra brava diluizione omeoterapica in 5ch ossia una piccolissima dose che non condurrà mai ad effetti collaterali rilevanti, pur se non hqa il famoso” effetto inverso” omeopatico.

 

BELLADONNA 5CH : La pianta delle streghe , utilizzata in Europa Asia ed Africa da epoche remote e durante il medioevo e sin ai giorni nostri nelle posologie più disparate. Il suo antico nome “ATROPA BELLADONNA” si riferisce alla PARCA Atropa ossia colei che puo interrompere la vita. Contiene tre famosi alcaloidi :scopolamina (miorilassante antidarroico antivomito), iosciamina (parasimpaticolitico, praticamente un ANTIMAO) ed atropina ( anti bradicardico antivagale e midriasico). Tutti e tre vanno gestiti in qualsiasi farmacopea con molta accuratezza onde evitare l’effetto tossico oltre una certa posologia!! Ci rendiamo conto della complessa e pericolosa azione di questa antica pianta utilizzata per una vasta quantità di patologie?

In pratica un suo uso ponderale puo esistere solo sotto un vigile controllo medico monitorato per specifiche patologie mentre è impensabile un suo utilizzo “fai da te”. E qui torniamo alla antica omeopatia che la utilizza da sempre in 5CH col fine di sostenere blandamente uno stato di stress metabolico avanzato ed una stanchezza metabolica grave come avviene durqante uno stato infettivo o duramte malattie debilitanti.

 

BERBERIS 5CH : Noto disintossicante generale noto come CRESPINO . Le sue proprietà derivano anche dalla berberina presente non solo in questa pianta. E’ un anticolesterolo, detossificante e diuretico.

La berberina è comunque TOSSICA per il cuore e per I reni in alte dosi e nonostante l’utilizzo fitoterapico della pianta in varie forme, torniamo alla saggezza omeopatica utilizzandola in 5CH.

In questa microposologia si ottengono I risultati voluti senza incorrere nei pericoli ponderlai.

Ma , è pur vero che in dosi omeopatiche ( oltre la 12ch) non servirebbe probabilmente a molto tant’è che anche gli omeopati del passato la utilizzavano principalmente in 5ch

 

CHINA 5ch : Ricavato dalla corteggia dell’albero della CHINA. E’ la base del famoso “ chinino” antimalarico ( farmaco in uso fino all’avvento della clorochina ma sembra stia tornando in auge).

Le sue proprietà popolari sono: antifebbrile, antinfiamamtoria, antinevritica, diarree, malassorbimenti intestinali, insufficienza epatopancreatica, anomalie midollari con anemia e carenza dei fattori coagulativi, agisce contro I sintomi del parkinson, miastenia, pertosse, antibatterico.

Troppe proprietà per poter affermare che sappiamo quante e quali azioni terapeutiche puo svolgere !!!

Tuttavia a dosi ponderali puo avere effetti collaterali e l’utilizzo di dosi basse è sempre cobnsigliato.

La medicina omeopatica la utilizza in 5CH in situazion di astenia psicofisica e digestiva con tendenze eomorragiche e insufficienza surrenalica grave. Aumenta Ie capacità digestive aspecificamente (probabilmente anche le funzioni pancratiche)

 

COLCHICUM 5ch : Il suo utilizzo ponderale è ampio ( gotta, artrite gottosa, reumatismi refrattari a terapie, pericardite ricorrente (infezione al cuore ), nella febbre familiare mediterranea. Ma...è in grado di inibile alcuni eicosanoidi patogeni ( leucotrieni B4 ) resonsabili del protrarsi dei fenomeni infiammatori cronici ( compresi quelli autoimmuni) . E’ dal 2011 lo studio sulle sue potenzialità “antitumorali”tanto che su pubmed ci sono ben 25.000 studi che la riguardano

Venendo alla sua tossicità, questa è dose dipendente , ossia genera effetti collaterali in base a quantitativi del tutto soggettivi e variabili , tanto che non si riesce a capire quale sia la dose tossica media e si suppone che 10 mg in un solo giorno sia la dose tossica mortale. Interagisce con una infinità di farmaci di sintesi ed ha certamente proprietà molto più complesse di quanto si sia capito sino ad ora.

Ecco quindi il farmaco omeoterapico in microdose COLCHICUM 5CH ossia una posologia talmente bassa da non poter generare effetti collaterali ma, al contempo, potenzialmente attiva per le complesse funzioni curative che riguardano l’alcaloide di questa pianta.

 

IPERICO 5CH (Hypericum perforatum ) : Chi non lo ha sentito mai nominare? Pubblicizzato come simil ”prozac” ossia come antidepressivo, è in realtà uno dei più complessi farmaci utilizzati dai medici omeopatici sia in dosi ponderlai che in 5CH. Ha proprietà antisettiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti, ansiolitiche e antidepressive.Ma...andiamo oltre I sintomi e vediamo a cosa serve sul piano metabolico: -INTERAGISCE CON GLI EICOSANOIDI impedendo la perdita dell’acido arachidonico ( precursore di questi preormoni). In pratica agisce sulla stessa sfera biologica che vede coinvolti gli “endocannabionidi della canapa” !! E’ uno attivatore delle funzioni degli endocannabinoidi!!

INTERAGISCE CON LA FAMIGLIA DEI CITOCROMO P450. Chi conosce l’argomento già si spaventa! Questa famiglia sovrintende un pò tutto nell’organismo e nel fegato decide se disintossicare, depurare o detossificare tramite I meccanismi biologici antiossidanti fisiologici. E’ talmente potente la sua azione detossificante che fa espellere prima del dovuto anche farmaci in uso , alterando persino I ragionamenti farmacologici in atto. In pratica è il padre\madre dei buttafuori di qualsiasi tossina ingerita ( compresi I farmaci in uso). E torniamo ai vantaggi della microdose 5ch che si limita ad una piccola somministrazione tonificante e riequilibrante senza sconvolgere altre terapie in atto .

 

LEDUM 5CH pianta delle paludi dei climi freddi (Nord europa). Contiene sostanze generalmente tossiche ed in particolare il Ledolo è irritante per la pelle e, se ingerito, provoca inizialmente uno stato di eccitazione, poi intossicazione con quindi vomito, dolori addominali e grave diarrea ed altre reazioni patologiche.Sono noti alcuni casi di avvelenamento dell’uomo.

USI ANTICHI della MEDICINA POPOLARE nel XIII secolo dai finlandesi per liberarsi da insetti nocivi e la medicina, sia popolare, sia ufficiale, si è interessata molto a questa pianta ed al suo uso: i fusti ed i fiori erano ritenuti bechici, espettoranti, febbrifughi ed abortivi.
Nel Medioevo si aggiungevano alla birra come sostanza aromatica e conservante.
Linneo fu il primo ad usare scientificamente Ledum palustre per curare infezioni e tosse.
Nel 1773,in quanto dopo che fu introdotta la tassa sul tè nelle colonie inglesi d’America, questa pianta divenne il sostituto. Il "Tè del Labraros".Era utilizzato come rimedio esterno nella medicazione delle ferite (ha proprietà antisettiche), nella cura degli eczemi persistenti e per eliminare i parassiti intestinali.

Tiene lontane le zanzare ( pensiamo alle paludi da cui proviene) , e qui viene qualche dubbio

Sembrerebbe che questi insetti siano attratti da fonti, come la pelle umana, allorchè ricche di colesterolo, acido urico, acido lattico e acidi grassi come l’acido stearico, e sono attratte dall’odore del sudore e dalla carenza di ossigeno cutaneo (l’anidride carbonica) Le zanzare sono attratte da un'eeccesso di sostanze metaboliche tossiche e carente ossigenazione !!

Dunque è tossica o no? Sicuramente in dosi ponderali è tossica , pur in dosi e tempi poco chiariti , ma sembra che in dosi da stabilire abbia funzioni terapeutiche importanti . Ecco che torniamo alla 5ch che ci tiene al sicuro da pericoli ma cerca di urilizzarne le portenzialità ( pubmed gli dedica 77 studi).

In ambito omeopatico , sovente in dosi molto basse 5-7- ch CONTRASTA LA GOTTA , REUMATISMI, STASI CIRCOLATORIA, ECCHIMOSI da STASI,

ALLONTANA ZANZARE ( in pratica rende l'odore non appetibile alle zanzare ma solo perchè disintossica). Utile nei DOLORI ARTICOLARI DIFFUSI (artrite tossica)

Inoltre migliora l’apparato digerente allorchè afflitto da feci diarroiche e sanguinolente.
In pratica l’uso ponderale è da evitare ma la microdose è l’esperienza domiante omeopatica in quanto sortisce effetti che non è detto siano ottenibili con ke diluizionielevate ( 30- 200 ch).

 

METALLI PESANTI IN 5CH Arsenicum, Mercurio, Aurum, Argento e vari altri. Costituiscono un mondo terapeutico scientificamente del tutto inesplorato. Tutti I metalli pesanti, allorchè assimilati in modo ponderale, tendono ad essere tossici, ma tutti emettono campi elettromagnetici su cui si è concentrata qualsiasi arte medica del passato. L’Ajurveda, il Qj kong, l’omeopatia, Cristalloterapie ( I cristalli sono sempre strutture di minerali singolo o compositi), I minerali-metalli di acque termali o in microelementi . L’oro dimmerso in acqua o trattato ad alte temperature è centro di argomenti scientifici troppo ampi per questa sede ( oro monoatomico a spin accelerato di David Hudson è solo un blando argomento) . Sul mercurio e sull’arsenico potremmo scrivere qualche libro.AURUM 5CH è un antiartritico ( meglio dire un anticollagenasi); il MERCURIO SOL 5CH è un altro antinifiamamtorio anticollagenasi ed idem vale per ARSENICUM ALBUM 5CH ; AGENTO COLLOIDIALE è un antibatterico. Concludendo possiamo ritenere che le 5CH di questi metalli svolgano attività blanda, realistica , se pure non incisiva ne in grado di valutarne le reali potenzialità ( allorchè studiate scientificamente)

 

SILICEA 5ch : E’ una blanda diluizione (5ch) di SILICE ( biossido di silicio costituente della sabbia comune e del quarzo) ed è uno dei piu usuali farmaci omeopatici. Allorchè inalata in alte dosi ( lavorazione delle pietre o perforazione delle rocce o sabbiature di stoffe etc..) è resposnabile della “silicosi”, tbc polmonare e pericolo di neoplasie polmonari. Una sua persistente inalazione puo generare anche patologie autoimmuni. Se ingerito risulta essere del tutto inerte e il corpo unano ne contiene oltre 250 mg ed è il secondo minerale più diffuso sul pianeta. E’ costituente essenziale di molti tipi di argilla, da sempre utilizzata ad impacchi ed anche ad uso interno.

Dunque, è tossica ad ingerire ? No , scanso inquinanti miscelati, ma NON è ATTIVA se ingerita ( puo svolgere azioni terapeutiche complesse solo interagendo con pelle o mucose, come nei fanghi o bevande etc..). Le proprietà accreditate all’argilla sono talmente studiate e numerose che non è neanche possibile riportarle in questa sede. Si puo supporre che il silicio sia un “trasmutatore elettromagnetico a bassa energia” come sostenne Louis Kervran , famoso ricercatore del 1957 ,affermando che il SILICIO ( meglio roganico come nell'equiseto) è in grado di tramutarsi in altri elementi biologici mancanti all’organismo. L’argomento è oltre i limiti dell’articolo e conviene approfondire personalment ein altra sede.

 

articolo solo informativo e non costituisce proposta terapeutica