COME GESTIRE IL PROPRIO TRIANGOLO ESISTENZIALE
Tema su cui conviene ritornare spesso.
Noi viviamo all’interno di un qualche specifico ambiente socioculturale e interagiamo con una specifica collettività umana di appartenenza. Queste due “realtà” interagiscono costantemente col nostro esistere , tanto che possiamo ritenere noi stessi come “facenti parte” di un insieme di cui sciascuno è solo una delle tre componenti
Questa “realtà” è così potente che , secondo teorie neurologiche, il nostro libero arbitrio ( pensiero non condizionato ed autoreferente) potrebbe essere di un 3-5% delle nostre stesse attività psico-fisiche.
Cio premesso, propongo TRE regole per aumentare un pochino il nostro libero arbitrio:
1)RAPPORTO CONSUMO\ INVESTIMENTO .Basta semplicemente che in ogni acquisto, azione, impegno o scelta ( anche istintiva o semnitmentale) mi ricordo di valutare se stò investendo o solo consumando a vuoto. Se a scegliere sono le mie esigenze esistenziali profonde o solo le illusioni di altrui provenienza.
2) PRINCIPIO DI PARETO: dovrei consumare un 20 per ottenere una crescita, vantaggio, evoluzione di 80. Regola 20|80 ben nota in ogni ambito finanziario ma molto utile anche a livello di quotidiana economia domestica
3)EVITARE SCHEMA PONZI (1920) Metodo molto noto e iperutilizzato che promette guadagni (vantaggi) a patto che l’interessato recluti (coinvolga) nuovi "investitori". Apparentemente riguarda solo le truffe finanziarie (spesso di intere nazioni) ma , in realtà, questa “tecnica” si attiva ogni volta che si va ad utilizzare energie altrui , sapendo che poi costoro non avranno alcun tornaconto futuro. Ciò puo farci venire in mente molte situazioni attuali ma ci è sufficiente capire quando veniamo coinvolti con promesse che, a ben ragionare, non daranno alcun ritorno.
Tre esercizi semplici , quasi da economia domestica, ma utili per divenire registi nell’inevitabile triangolo esistenziale di cui facciamo parte.