biomedicina nelle patologie croniche o degenerative

11.10.2018 17:37

CONSIDERAZIONI BIOMEDICHE

NELLE PATOLOGIE DEGENERATIVE

 

Qualsiasi sia la patologia cronica o degenerativa cui vogliamo riferirci (fisica, psicofisica o mentale), sempre vengono coinvolti alcuni meccanismi bio-metabolici di cui bisogna necessariamente tener conto in una visione globale  di un migliore stato di  salute ed anche per partecipare attivamente ad autogestire quanto possibile il proprio equilibrio biologico.Fra i primi ( e fra i tanti) lo stesso Ippocrate richiedeva al malato di divenire medico di se stesso nel mangiare e nel partecipare attivamente alla propria vita.

Vediamo alcuni meccanismi biologici costantemente coinvolti in qualsivoglai patologia cronica o grave

1)Aumentano le scorie tossiche prodotte e diminuiscono le capacità detossificanti dell'organismo. Si accumulano tossine endogene \ esogene ed ogni reazione biologica autoterapica diviene sempre più difficoltosa. Aumentano anche gli eventi patogeni collaterali: dolori articolari, turbe intestinali,difficoltà assimilative, scompensi immunitari. E' evidente la necessità di  aumentare quanto possibile l'azione detossificante biologica ed  in molti casi puo essere persino determinante alla migliore gestione della patologia primaria.

2)Aumentano persistentemente  gli enzimi  PROINFIAMMATORI. Sono le COLLAGENASI (metalloproteasi e proteasi),i enzimi fisiologici PROINFIAMMATORI (Interleuchina 6, Janus chinasi etc..) che cercano di smantellare scorie proteiche e oganiche generate dalla patologia  in atto. Sono  anche enzimi che alterano tutte le funzioni autoterapiche ( in particolare la matrice extracellulare)  ed aggrediscono un po tutto l'organismo danneggiando molteplici apparati biologici (articolazioni, connettivo, mesenchima, immunità etc..); e, non è da poco, aumentano le scorie tossiche prodotte e da smaltire spesso oltre la misura delle capacità biologica detossificante. Esistono , di contro, enzimi che modulano e normalizzano questi enzimi ,     quando in eccesso; sono le ANTIPROTEASI che durante le malattie croniche tendono a diminuire troppo sino a impedire l'IPERINFIAMMAZIONE. Ne è esempio la fibrosi polmonare ove i processi autoimmuni eccedono nel danneggiare gli alveoli polmonari proprio per carenza di una specifica ANTIPROTEASI.

3)Durante patologie cronico-degenerative diviene insufficiente o malato L'INTESTINO (lungo quasi 9 metri), la digestione, l'assimilazione dei nutrienti necessari al metabolismo, qualità della flora intestinale, funzione digestiva pancreatica. Un intestino infiammato produce enzimi patogeni ( le stesse collagenasi e proteasi sopraesposte ) che peggiorano la situazione infiammatoria croniczzandola ulteriormente. Non a caso "la nonna " ci purgava in qualsasi patologia o febbre.Inoltre uUn intestino disfunzionante non consente l'assimilazione dei nutrienti necessari all'organismo per reagire alle proprie aptologie ( zinco, q10, selenio,  et anto altro ) Ottimizzare l'intestino è importantissimo in qualsiasi patologia di lunga durata o seria

4)Si alterano e diminuiscono gli EICOSANOIDI  ossia quei particolari ormoni intracellulari che normalizzano e tutelano praticamente  tutte le funzioni intracellulari e che difendono la cellula sana contro tutto e tutti. Permette persino di gestire le proprie emozioni esistenziali !!  L'argomento è ampio e consiglio un approfondimento sugli eicosanoidi ma non trascuriamo il fatto che la carenza degli eicosanoidi rende molto più difficile gestire una patologia importante, persino la naturale vecchiaia.

5)Occorre contrastare il frequentissimo STRESS METABOLICO-ESISTENZIALE ghe spesso diviene concausa se non addirittura causa di molte situazioni croiniche croniche o degenerative . E' necessario comprendere che tutto l'organismo reagisce peggio sotto stress emotivo, esistenziale e lavorativo. Si alterano tutti i meccanismi di riequilibrio psico-neuro-endocrinologici rendendo molto difficile gestire qualsiasi evento patologico. Le terapie del passato presupponevano sempre RIPOSO FISICO E CALMA MENTALE anche in un banale stato febbrile così come nel passato preantibiotico la TBC si curava con aria buona, riposo psico fisico  e sana alimentazione. Pensiamo solo al frequente calo della DOPAMINA durante stress protratti; si rallentano praticamente tutti i meccanismi endocrini e metabolici (si attiva l'eccesso di aromatasi, collagenasi e trasformazione in DHT del testosterone, tanto per fare qualche esempio).

6)Aumentano inevitabilmente le componenti acide nel metabolismo ( vedere acido-base metabolica) con accentuazione di produzione batterica patogena ( aumentano le infezioni in ambiente acido) ed irritazione di vari emuntori ( rene, intestino, stomaco ) . Un ambiente metabolico acido rallenta anche i ricambi elettrolitici ed elettromagnetici rendendo più complessa la gestione della patologia in atto. Anche qui possiamo cercare di intervenire in vari modi, fra cui l'alimentazione tendenzialmente alcalinizzante 

Per concludere con un esempio: immaginiamo di essere un magnifico aereo in volo ! Siamo convinti che (noi l'aereo) tutto va bene e solo un missile nemico, un terrorista a bordo o una meteorite può farci precipitare. Ma per onesta intellettuale, dobbiamo accettare che se non facciamo manutenzione (i tecnici siamo sempre noi), se il pilota ( sempre noi) si addormenta e non monitorizza, se i pezzi difetotsi non li gestiamo con accortezza, l'aereo ( sempre noi) puo benissimo precipitare per incuria. Figutriamoci quando l'aereo (noi) è anzianotto !  Chiaro ? La speranza che tutto va bene scanso imprevisti indipendenti da noi è illusoria ed ingannevole e questa è la differenza fra una medicina di ubtervento a necessità da una buona gestione biologica di se stessi

Concludo precisando che con queste mie opinioni  e ricerche sia esperenziali che professionali  non propongo "cure alternativo\sostitutive " ma semplicemente quanto serve naturalmente e fisiologicamente  a gestire al meglio le proprie potenzialità autoterapiche  in presenza di specifiche patologie importanti ed anche, ripeto, nella senescenza.