QUANTO POSSIAMO VIVERE ?
Quanto si può vivere?
Cenni su TELOMERO-LONGEVITA e PIANTE DELL'IMMORTALITA'
L'attuale civiltà, che ci tiene a scuola fino a 30-40 anni e ci apre il mercato della vita oltre i 45 anni ( forse) ci richiederebbe di vivere almeno 120- 150 anni....ma quanto ci possiamo aspettare di vivere realmente?
Attualmente l' aspettativa di vita media è in Italia intorno agli 80, cercando di ottenere una buona " qualità di vita" e se andiamo ad analizzare alcune zone del mondo, tale limite è stato ampiamente superato da particolari individui : gli ultracentenari!!!
Si definisce supercentenario una persona che ha superato i 110 anni ed anche i 120 anni. La persona che ha vissuto di più in assoluto, almeno per quanto è stato scientificamente verificato, è Jeanne Calment, che morì all'età di 122 anni e 164 giorni nel 1997.
Qualche statistica sull'aspettativa di vita nel passato
https://www.focus.it/Allegati/2011/3/17_malannidaltritempi_39611.pdf
Nel passato la " speranza di vita" era collegata a troppi fattori per valutare la reale longevità fisiologica umana . Al tempo degli antichi romani la vita media era intorno ai 35 anni e diminuiva molto nel medioevo ! Cicreone visse 64 anni, Platone 80, Augusto 76 e Cesare 56 ( ma fu ucciso). Ramses II visse 91 anni ( 1303-1212), Achenaton 30 anni e Tutankhamon 20 ! Maometto forse 64 anni, Buddha (566 a.C. – 486 a.C.) 80...
Ma anche dai libri biblici?
La Genesi menziona sette uomini che vissero più di 900 anni: Adamo, Set, Enos, Chenan, Iared, Matusalemme e Noè. (Genesi 5:5-27; 9:29) . Metusela ( Matusalemme) è noto per essere stato in assoluto l’uomo più longevo: visse la bellezza di 969 anni.
Sempre la bibbia si citano altre 25 persone che raggiunsero 300, 400 sino a 700 anni e più. Leggende? Errori nel calcolare il tempo in anni? Lepolemiche non sono mai terminate!
https://www.disinformazione.it/cancro_malattia_artificiale.htm sull'assenza dei tumori nelle epoche passate
A consentire tali età sembrano intervenire vari fattori genetici, ambientali e stile di vita ma in particolar eci si deve riferire ad alcuni potenziali aspetti genetici !!
Veniamo alle ricerche Genetiche
--Nel 2008 un gruppo di ricercatori diretti da Bradley J. Willcox e J. David Curb (Università delle Hawaii a Manoa) ha identificare un gene, chiamato FOXO3A, che è in relazione con la longevità umana. . Nel sottogruppo di 98 enni , i ricercatori hanno riscontrato una elevata prevalenza delle caratteristiche legate a questo gene.
---Anche in Italia abbiamo le nostre ricerche in merito : Campodimele (Lt) sono particolarmente longevi e ciò dipenderebbe da parametri genetici. ( ricercatori La sapienza Roma). Colesterolo sempre basso grazie ad un gene che sintetizza la proteina Angptl3, una molecola che agisce come freno all'eliminazione delle lipoproteine che trasportano il colesterolo.
--L'amiloidosi ( genetica, alimentare e\o acquisita) , ossia deposito di proteine e sostanze insolubili negli organi, articolazioni, muscoli e connettivo, è un esempio di come l'organismo invecchia per tendenza a depositi insolubili progressivi. Ma stesso identico discorso vale per il progressivo deposito di sostanze insolubili sulla parete cellulare, sulle membrane mitocondriali e persino sul dna.
--Teorie (2013) sull'invecchiamento legato all'eccesso calorico. Sembra che geni aspecifici della longevità (Vitageni) si attivino quando diminuiamo il tasso calorico, quando abbassiamo i depositi di grassi e colesterolo e zuccheri. Peraltro dalla stessa fonte emergono nuove qualità dei bioflavonoidi ed policosanoli in quanto attivatori deI VITAGENI. Licopene ( nel pomodoro), quercetina ( nei capperi) , resveratrolo ( verdure rosse), astaxantina etc..
--E' gia di alcuni anni fà la ricerca di un gruppo di scienziati americani che scoprì un gene in parte responsabile del processo di invecchiamento. Togliendo infatti tale gene dal DNA, le cavie di laboratorio vivevano mediamente il 15-20% in più.
Ma fra le teorie quella del telomerasi
I telomeri sono le parti finali dei cromosomi ed ad ogni replicazione cellulare ( dna ed rna) si perde un pezzetto di telomero . Quando ha perso tutte le sequenze muore. La telomerasi può scongiurare questo destino sintetizzando (duplicando) nuove sequenze telomeriche. La riattivazione dell'enzima telomerasi nelle cellule somatiche potrebbe portare secondo gli studiosi ad un rallentamento o addirittura a una reversione del processo di invecchiamento (come già osservato in uno studio del 2009 sui topi. https://www.ghiandolapineale.it/files/telomerasi.htm ).La presenza di un limite al numero di divisioni cellulari, dovuto all'accorciamento dei telomeri, fu individuato per la prima volta da Leonard Hayflick. Tali osservazioni lo portarono ad ipotizzare un ben preciso numero massimo di mitosi, che fu appunto definito limite di Hayflick.
Il DNA umano contiene già il gene che potrebbe produrre telomerasi, ma è inattivo, almeno in noi umani moderni. Le potenziali variabili genetiche potrebbero rispondere al quesito ed alcuni di noi possono o potrebbero possedere capacità di vita maggiore di altri. https://www.lescienze.it/topics/news/telomeri-1153910/
Teoricamente dovrebbe essere la genetica a sentenziare la durata del " telomero" e la longevità maè anche ben ipotizzabile che alcune sostanze ( prevedibilmente naturali o enzimatiche o aminoacidi o altro di biologico) possano allungare la durata dei telomeri e rispondere quandi alle variabili estreme della longevità. Ad esempio: sembra che sia stato scoperto almeno un attivatore specifico del telomero (il TA-65), estratto da una pianta (l'astragalus) https://www.pintomedicalspa.it/telomeri-telomerasi-e-invecchiamento-cellulare/
Se l'attivazione del gene produttore della telomerasi portasse all'arresto delle malattie degenerative, senza effetti collaterali negativi, il risparmio mondiale sui costi delle malattie degenerative e su molti altri costi sarebbe forse incalcolabile.
PIANTE ADATTOGENE E TELOMERI
Il TA-65 è un estratto dell'astragalo, è già pubblicizzato su prodotti in vendita ma numerosi scienziati e ricercatori , compresa Carol Greider (la nobel per la scoperta della telomerasi), hanno però contestato l'effettiva validità di questo prodotto o la semplificazione commerciale dell'argomento.
L'argomento in toto è in continua rielaborazione e posso solo aggiungerte e sottolineare che le proprietà biometaboliche dell'ASTRAGALUS, nonchè la possibilità che queste contengano attivatori dei telomeri, si possono ritrovare anche in altre piante che genericamente sono definite "ADATTOGENE" e che presentano costi ben inferiori al pubblicizzato TA-65.
Ritengo quindi che l'intera questione possa essere spostata al di fuori delle ricerche dei super laboratori e condurci perlomenoa riflettere sul potenziale valore biologico degli ADATTOGENI , oltre che sui parametri essenziali affinche una esistenza possida anche i requisiti essenziali di qualità in toto