RIFLESSIONE SULLE TERAPIE E PATOLOGIE ORFANE
SIGNIFICATO DI FARMACI ADATTOGENI-ORFANI-BIOMETABOLICI
Gli appellativi a questa categoria terapeutica sempre più attuale ed ampia negli ultimi 50 anni sono stati tanti e disparati :olistici, integrati,alternativi, complementari, naturopatici, energetici (medicina cinese) , poilicresti (omeopatia), agni (ajurveda), diversi, fitoterapici, etc...
La realtà è clinicamente differente ed è indispensabile prenderne tutti estrema consapevolezza e vediamo dapprima alcuni aspetti teorici:
Il concetto di farmaci "adattogeni " nasce in Russia negli anni 50-60 e si riferisce a farmaci naturali che migliorano l'intero sistema metabolico. Da allora si sono evidenziati almeno 10-15 sostante naturali dotate di questi requisiti aspecifici ma sempre più confermati quali riequilibranti a tutto campo. Il più studiato attualmente è il GANODERMA LUCIDUM le proprietà sono talmente ampie e multi fattoriali che è persino impossibile stabilire uno specifico obiettivo sintomatico di questo fungo
Il concetto di farmaci "orfani " è recente e si riferisce a sostanze (anche sintetiche e di laboratorio) la cui azione è diffusa oltre il sintomatico e riservata (teoricamente) alla terapia di malattie "rare" che la farmacopea ufficiale non affronta specificamente.
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/Education_AboutOrphanDrugs.php?lng=IT
Ampliando il concetto ci ritroviamo a definirli come farmaci che agiscono in modo molto più sistemico delle originarie motivazioni prescrittive
Un esempio di farmaco orfano? : TAURINA ! In teoria è specifico per patologie biliari ma arriva ad essere utile nella sclerosi multipla e persino nel mieloma multiplo. In pratica riequilibra tanti di quei fattori biologici che nuovamente non sappiamo circoscriverlo in nessuna terapia sintomatica
Il nascente concetto di farmaci "biometabolici" è complesso ed appartiene alle nuove indagini cliniche e particolarmente alla sempre più affermata genetica.
E' tale una sostanza , QUASI SEMPRE BIOLOGICA, che ripristina gli equilibrio biologici sistemici
Un esempio è il GLUTATIONE enzima biologico e massimo detossificante umano che diviene progressivamente carente col progredire degli anni e con l'avvento di malattie degenerative. Meno glutatione abbiamo entro le cellule e in circolo e meno riusciamo a gestire le patologie di cui soffriamo per SOFRACCARICO OSSIDATIVO E TOSSICO.
I TRE gruppi farmacologici vanno ad aggregarsi quale nuova terapia di emergenti esigenze sanitarie, la gestione delle PATOLOGIE CRONICHE E DEGENERATIVE ove interventi sintomatici, pur essenziali, nulla possono per sostenere e tentare di ripristinare un equilibrio biologico sistemico , unico a fare la differenza fra adattamento alla malattia e reazione efficace alla stessa
Un esempio allegorico
ossia
DIFFERENZE FRA INTERVENTI SINTOMATICI E SISTEMICI
Immaginiamo un'orchestra mediocre ma affiatata e assistita da un decente direttore d'orchestra
Suonano in un teatro con buona acustica e ben tenuto
Spettatori ben preparati all'argomento musicale
Una esecuzione mediocre ma carica di significato entusiasmante
Tutto è di media qualità ma funziona bene; ne deriva un buon spettacolo artistico
Questo è l'equilibrio sistemico metabolico
Di contro immaginiamo che l'orchestra sia dissonante e conflittuale ma a dirigerla ci mettiamo un grande direttore
Il teatro è mal messo , scarsa acustica e odore di umido ma viene offerto un ottimo assaggio di vini
Gli spettatori sono inadatti, loquaci e chiassosi anche se fra loro c'è Albert Einstein e anche la Regina Elisabetta
IL brano eseguito è triste e deprimente ma ci canta un grande tenore
Questa è la situazione in cui poche eccellenze dovrebbero risolvere il generale dissesto
Questo è quanto avviene inserendo farmaci sintomatici in un contesto sistemico disfunzionante
Le due differenti situazioni si possono anche ottimizzare vicendevolmente, e ciò sarebbe il massimo risultato possibile ma la prima situazione (equilibrio sistemico) da sola va avanti benino e persino in miglioramento mentre la seconda situazione (alcune eccellenze in un tutto disfunzionante) da sola non migliora molto, anzi camuffa le carenze sistemiche
Articolo frutto di riflessioni personali in 50 anni di studio della clinica biometabolica umana