TESTOSTERONE E LONGEVITA'
UNA RIFLESSIONI sulla VECCHIAIA\LONGEVITA’ e il TESTOSTERONE
Proviamo ad applicare un ragionamento olistico-metabolico all’intera questione ed emerge una realtà semplice ma visibile solo ad un occhio che guarda oltre i sintomi. Nel cervello,maggiormente in zone cortex-ippocampo-ipotalamo si attiva il GNRH e la DOPAMINA e forse per merito degli EICOSANOIDI. Questo gruppo di preormoni e neuromodulatori, quando funzionali, attivano l’IPOFISI anche a produrre LH (gonadotropina luteostimolante). Questa è la molla psico-neuoro-endocrinologica che in ultimo a livello testicolare porta a produrre TESTOSTERONE ATTIVO con tutte le potenzialità vivificanti e globalmente metaboliche che apporta all’intero organismo! Ma quando il cervello e le sue complesse funzioni rallenta e perde efficienza, allora inizia la patologia del testosterone e non prima. Pertanto quando parliamo di vecchiaia come di un fatto vago e generico; quando parliamo di andropausa\menopausa , frutto del destino ; nello specifico descrivamo la patologia prostatica, come evento ineluttabile;quando tralasciamo le funzioni metaboliche del testosterone, relegandolo ad un problema di libido. Ebbene! Se perdiamo la visione d’insieme dell’argomento e cominciamo ad elencare sintomatologicamente patologie che invece sono interconnesse ed inerenti questa complessa realtà bio-metabolica,non cogliamo l’essenza dell’argomento che è ben evidente in qualsiasi cultura medica antica.Ossia che riattivare il testosterone deve avere per obiettivo il riattivare l’intera catena metabolica dell’asse ipotalamo-ipofisi-organi ed ormoni e non limitarlo a concetti sintomatici di libido !!